martedì 18 giugno 2013

Evoluzione del genere umano, la privacy e’ una necessità.




Si parla tanto di intercettazioni telefoniche, fortunatamente il fenomeno puo’ essere arginato utilizzando le applicazioni software sviluppate per i cellulari.
Applicazioni  negli store per Apple o per Android ce ne sono diverse decine permettono di chiamare a voce e inviare sms saltando le compagnie telefoniche e evitando la registrazione non autorizzata da parte di terzi. Ormai si sta abusando in modo eccessivo del controllo dei mezzi di comunicazione, Stati Uniti e Gran Bretagna come e’ noto spiavano tutti a tappeto in nome della sicurezza, e’ stato permesso più del dovuto. Chissà se in Italia fanno lo stesso ?
Le possibilità che anche in Italia ci sia un piano di controllo e registrazione delle comunicazioni personali e’ molto probabile. La voglia di conoscere i “fatti degli altri” non muore mai, la conoscenza da un vantaggio su tutti i fronti, ecco perché penso che sia impossibile estirpare questo malcostume dello spionaggio. Ma l’informatica ci viene incontro con software che criptano le conversazioni e fanno viaggiare le nostre parole con basse possibilità di intercettazione, certo qui si   si apre un altro problema: Chi ci assicura che questi software non violino le nostre conversazioni ? Chi ci assicura che le informazioni da noi generati non vengano immagazzinate e poi cedute a terzi ? La risposta e’ chiaramente: Nessuno ci può assicurare cosa succede dopo che abbiamo affidato il nostro messaggio all’applicazione software. Nessuno e’ in grado di verificare. Nessuno e’ in grado di capire dove finisce il nostro messaggio e se c’e’ una finestra d’ illegalità nel trattamento dei nostri dati. Ma del resto e’ sempre stato così. La violazione della privacy esisteva anche quando non c’erano i mezzi di comunicazione elettronici, c’e’ da quando esiste la parola e la volontà di prevalere su gli altri.
L’unico modo per essere certi della nostra privacy e’ non comunicare, sembra assurdo ma e’ questo l’unico metodo, forse neanche questo metodo e’ sicuro, comunica agli altri che nascondiamo qualcosa.


E’ di oggi la notizia che l’Arabia saudita ha sospeso la possibilità di usare WhatsApp e Skype e Viber nel loro territorio fintanto che i gestori di questi servizi non istalleranno dei server in territorio Saudita e sotto il controllo de governo. La notizia dimostra il chiaro esempio di come e’ praticamente impossibile controllare le comunicazioni tramite le piattaforme innovative che utilizzano internet e questo mette in difficoltà chi  per consuetudine spia sistematicamente. Il prossimo passo dovra’ essere l’internet slegato dalle compagnie telefoniche, l’internet libero, incontrollabile e condiviso al punto di essere non bloccabile in qualunque momento da chi ritiene di farlo. Oggi la rete internet ha un proprietario, si chiamano Stati Uniti, l’infrastruttura internazionale e’ dominata dal governo americano che ne potrebbe fare quello che vuole in qualunque momento. Forse e’ arrivato il tempo di costruire un’alternativa compatibile ma veramente indipendente. Ci vorranno decenni ma ritengo l’idea assolutamente necessaria  per l’evoluzione del genere umano.